nicola viola del
19 luglio 2013 alle 00:26
oh finalmente adesso ci siamo e mi a fa un discorso organico accettabile.
Lei dice:
“La sua visione della vita collettiva si basa solo su statistiche economiche, per me, invece, gli uomini nella storia hanno avuto anche ideali di natura non economica per cui lottare… ”
Ma questo a chi lo dice non certo a me ?
rileggiamo con più att.ne quello che le ho scritto:
“la storia è un inesorabile corso oggettivo di fatti che condiziona e piega le volontà soggettive e l’animo degli uomini e se vuole che gliela dico tutta, se non lo ha ancora capito, su questo corso oggettivo predominano i fatti economici cioè quelle vicissitudini che riguardano il modo con cui una popolazione riproduce materialmente sè stessa e non il carattere indomabile del loro spirito che ne è la conseguenza logica”.
Chi ha mai parlato di statistiche o di utilitarismo.
Io ho solo detto che la lotta per la riproduzione materiale della società è predominante come esigenza sulle idealità ma non che queste ultime non esistono.
Anzi ne ho un grande rispetto e le dirò che io penso che solo sul piano delle idealità e cioè solo quando un sistema produttivo potrà toccare le corde delle ns convinzioni spirituali più profonde potrà realizzarsi compiutamente.
Io ho solo detto che i rapporti di produzione e il loro trasformarsi sono il substrato oggettivo dei restanti mutamenti culturali,artistici e religiosi, la loro chiave di lettura nascosta e unificante in termini di causalità,ma non che quest’ultimi non esistono o che lo spirito degli uomini si riduca a mera materialità.
